Il formalismo ci fa vivere in superficie, privandoci dell’espressione della nostra autenticità.
Usi e costumi ci fanno vivere come su un binario, adeguandoci ai fattori esterni e non alle peculiarità che ci rendono unici e ci fanno esprimere pienamente. Fare cose diverse dai canoni appare sconveniente, persino scortese. Stiamo parlando ci cose ordinarie e lecite, come ad esempio scegliere il lavoro per cui si ha passione, avviare una propria attività, trasferirsi altrove, diventare un artista.
Fare cose diverse, in un contesto che si arrocca sull’ordinario, rappresenta una brutta figura. È sconveniente tradire i disegni e le aspettative di famiglia, parenti e contesto relazionale mediocri. Ma il prezzo che si paga per questo adeguarsi agli altri, è l’infelicità.
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