Nell’era dell’iperproduzione di notizie, vi è il serio rischio di contrarre l’intossicazione mediatica.
L’intossicazione mediatica è simile a quella alimentare, se introduci più di quello che il tuo organismo riesce a gestire, stai male.
L’industria alimentare produce un’enorme quantità di cibo, molto del quale pre-confezionato e di bassa qualità.
Allo stesso modo, l’industria dell’informazione produce ogni giorno una quantità abnorme di notizie, per la quasi totalità pre-confezionate e di bassissima qualità.
In pratica, oggi, introduciamo un eccesso di cibo e un eccesso di notizie, in gran parte di pessima qualità.
Quello che serve, non quello che è.
Prima di mettere mano al nostro smartphone, dovremmo decidere cosa andare a consultare. Allo stesso modo, di quando ci mettiamo a tavola e decidiamo cosa mangiare.
Mangi quello che ti piace e ti serve, oppure ti ingozzi con tutto cio che hai davanti?
Bisogna, se vogliamo stare bene, selezionare con cura solo le notizie che ci servono per stare bene e per raggiungere i nostri obiettivi.
In genere, la produzione di notizie viene fatta unicamente per veicolare la pubblicità. Osservando i siti dei quotidiani su internet, si può constatare che tipo di pubblicità propongomeno.
Con i social è ancora peggio.
Se vogliamo stare bene e proteggere la nostra serenità, evitiamo l’intossicazione mediatica, reperiamo noi stessi le informazioni che ci servono, senza esporci a ciò che propone la radio, la televisione, i social e tutto ciò che ha come unico intento il fare profitto.