La felicità, c’è chi la cerca e chi la vive.
Fondamentalmente, il benessere è commisurato alla quantità di ore che passiamo in serenità, svolgendo le attività che più ci piacciono. La felicità può essere pianificata attraverso una corretta programmazione degli obiettivi e delle azioni da svolgere.
Le azioni che svolgiamo quotidianamente si suddividono in importanti, urgenti e piacevoli.
Le azioni importanti sono i compiti da portare a termine, strettamente legati agli obiettivi che migliorano la qualità della nostra vita.
Le azioni urgenti sono gli impegni che siamo “costretti” a fare a causa della nostra negligenza nell’assolvere ai compiti importanti.
Le azioni piacevoli sono le attività che svolgiamo con piacere, frutto della nostra disciplina ad assolvere le azioni importanti.
Alcuni esempi concreti.
Lo studio.
Chi NON si applica con disciplina sul programma di studio (svolgere le azioni importanti), sarà costretto a recuperare a fine anno scolastico (azioni urgenti),
privandosi delle vacanze (azioni piacevoli).
Le finanze.
Chi NON svolge un controllo costante tra le entrate e le uscite (azioni importanti), sarà costretto a ricorrere ai prestiti bancari (azioni urgenti), privandosi delle spese su ciò che alimenta il benessere, come ad esempio le consuete vacanze (azioni piacevoli).
Il lavoro.
Chi NON si impegna ad aumentare le proprie competenze per avere il controllo del mercato e per essere prezioso per l’azienda e per i clienti (svolgere le azioni importanti), sarà costretto ad adeguarsi a qualsiasi lavoro (azioni urgenti), privandosi della serenità quotidiana (azioni piacevoli).
Gli affetti.
Chi NON si impegna ad ascoltare e dare affetto alle persone care (svolgere le azioni importanti), sarà costretto a risolvere gli inevitabili conflitti (azioni urgenti), privandosi dell’affetto e della serenità famigliare (azioni piacevoli).
Il benessere si basa su solidi presupposti che richiedono azioni importanti.