Fino a qualche decennio fa nessuno si creava il problema di “chi sono e cosa voglio”, oggi è invece il tedio che perseguita gran parte delle persone.
Un tempo la famiglia e la comunità riconoscevano l’individuo, oggi ognuno è parte di una massa anch’essa indefinita.
La nuova identità è riferita al potere d’acquisto, neanche più al gruppo di appartenenza politica o religiosa. C’è un evidente inconcruenza tra quello che si dice e quello che si fa.
La ricerca dei riferimenti è più ardua che mai. Nel mondo mediatico, soprattutto nel web, si infittisce la competizione su chi ha la soluzione giusta.
La formula evergreen è sempre quella del denaro. Se hai più soldi risolvi tutti i tuoi problemi. Nella società basata sui consumi il concetto non fa una piega, più soldi hai e più potrai consumare. Quindi, per la società dei consumi, il senso della vita è consumare.
Amen.