Non credere più ai valori umani e sociali è uno dei più grandi mali della nostra epoca. In effetti, seguendo questa riflessione, intuitivamente si arriva al nocciolo della questione: chi vive senza valori, può creare gravi danni agli altri e alla società in generale.
Se non so di essere giudicato in base ai miei valori, perchè dovrei comportarmi in maniera leale e corretta con gli altri? Soltanto per ottenerne la stima?
Un pensiero questo, che ha delle basi assai fragili.
Quello che segue è un esempio di mancanza di valori comuni che regolano il comportamento sociale.
L’attuale produzione sconsiderata di beni usa e getta determina due fasi di inquinamento che stanno collassando il pianeta:
1. inquinamento nella fase di produzione,
2. inquinamento nella fase di smaltimento.
Nell’era della comunicazione questo è inaccettabile. Tutti sanno oggi che un oggetto acquistato a poco prezzo, viene prodotto attraverso un processo non sostenibile sia per lo sfruttamento dei lavoratori che per l’inquinamento ambientale.
Eppure continuiamo ad acquistare beni di pessima qualità, per poi buttarli nel cassonetto poche settimane dopo, per poi tornare a comprarne altri …
E per continuare a produrre follemente beni di nessuna qualità cosa occorre?
Occorre energia.
E qual è l’energia a buon mercato?
Il nucleare naturalmente.
Dimmi tu se tutto questo non è pura follia.
E ci stupiamo dei cambiamenti climatici?
Diciamo pure che è un miracolo, il fatto che esistano ancora animali selvatici e pesci nei mari e nei fiumi.
I governi stanno permettendo tutto questo, perchè?
Evidentemente, è generalizzata l’idea che si può agire nella vita in maniera occulta, in combutta con gruppi ed individui accomunati dalla stessa stoltezza.
Nell’era della comunicazione il consumo critico non è più un’opzione, è una responsabilità per ripristinare i valori umani e sociali.