I sentimenti ed i sogni delle persone sono sempre gli stessi, oggi come tremila anni fa. Allora perchè non imparare dai vecchi?
Gli anziani hanno un patrimonio da condividere ma pochi oggi ne usufruiscono. Il “vecchio” è considerato dai giovani antiquato e non adatto al’attualità.
Il problema si concentra proprio sulla parola “attualità”.
Sembra che le nuove generazioni facciano fatica a visualizzare il futuro e siano concentrate sul consumare quello che offre loro la giornata. Sembra che i giovani siano interessati solo a se stessi ed a quello che possono consumare.
In questo tipo di atteggiamento si nasconde una pericolosa trappola, perchè come disse qualcuno: “bisogna occuparsi del proprio futuro, perchè è li che passeremo il resto della nostra vita”.
Il palcoscenico è sempre lo stesso e coloro che sono concentrati solo su stessi e sul sollazzo che possono apportare alle loro giornate, inevitabilmente si costruiscono intorno aridità e vuoto. In realtà oggi come duemila anni fa, le regole per qualità della vita sono sempre le stesse. Cambia la tecnologia, ma le emozioni e le relazioni umane sono rimaste pressoché identiche.
Come acquisire più saggezza? Leggendo i libri di storia e parlando con le persone anziane.