Perchè la crisi ci spaventa

Siamo tutti spaventati dalla crisi economica, perchè?
Il motivo principale è la paura dell’ignoto e  soprattutto, per il fatto che ci viene chiesto di cambiare.

Ci siamo adattati ormai da decenni ad una situazione di agio e benessere, cambiare non ci piace proprio per niente. Cibo e comodità disponibili sempre e ovunque, sicurezza del posto di lavoro, diritti acquisiti.
Abbiamo forse abusato di questo stato di diritti?

Forse si, abbiamo abusato di una condizione di comodità che sembrava potesse durare per sempre, e per tutte le generazioni.

Ma non è così, perchè ogni cosa ha un inizio ed una fine. Naturalmente nessuno si auspica di tornare ad una condizione di precarietà come quella dei nostri nonni. No, quello che probabilmente ci viene chiesto con questa necessità di cambiamento, è una maggiore responsabilità.

I bisogni reali di questa epoca sono responsabilità economica, sociale ed ambientale.

Responsabilità economica non solo da parte delle banche, ma di ogni singolo cittadino. Oggigiorno trovare una persona parsimoniosa costituisce una rarità. Quanta gente butta via il proprio denaro con il gioco o con acquisti di cose inutili e di nessun valore?

Responsabilità sociale non solo da parte delle Istituzioni e di chi le rappresenta, ma anche di ognuno di noi, a cui viene chiesto di essere cittadini e famigliari seri, ragionevoli e coerenti.

Responsabilità ambientale come tutela del patrimonio che abbiamo ereditato e che dovremo passare alle successive generazioni.
Abbiamo creato un mondo fatto di shopping e vacanze? Cosa stiamo procurando all’ambiente, per veicolari con aerei e navi, merci e persone in ogni parte del pianeta?

Ovviamente, di fronte ad uno scenario del genere, anche la persona più stolta si rende conto che una condizione del genere non può più reggere a lungo, e di conseguenza SI SPAVENTA.

Probabilmente non è la crisi ciò che ci intimorisce, ma la consapevolezza che ci troviamo in un sistema economico e sociale che non può reggere.

La soluzione? Nessuno ha la bacchetta magica, tuttavia, quando ci si rende conto di aver sbagliato strada, la cosa più saggia da fare è tornare indietro fino all’ultimo incrocio.

La nostra è una generazione nata nel boom economico.

Il boom economico è una parentesi, prima o poi si tornerà alla condizione reale, fatta di beni primari ed indispensabili. Cioè, di beni e servizi di cui necessitiamo.

I beni primari sono il cibo, il riscaldamento, i prodotti per l’igiene, la casa, la sicurezza, la salute, l’istruzione.

Chi è pronto a produrre e/o fornire questi beni, con serietà e professionalità? Questo è l’antidoto contro la paura della crisi.