Le vacanze possono essere un mezzo per ricaricare le forze, a patto che non diventino stress. La pratica delle vacanze é nata in funzione del ritmo di vita impostato dall’esigenza della produttività.
La nostra società si é sviluppata nell’epoca recente intorno alla produzione industriale, che ha creato a sua volta un’economia satellite di produzione e vendita di beni e servizi. Tutto questo ci ha sottoposto a ritmi che devono essere rispettati rigorosamente, altrimenti si é economicamente tagliati fuori.
Nulla a che vedere con i ritmi naturali, che rispettano le stagioni e la natura stessa di ogni essere vivente sulla Terra. Il corpo umano risponde diversamente ai diversi periodi dell’anno, ad esempio d’inverno necessita di tempi di sonno e riposo differenti dalla stagione estiva.
L’era industriale, sull’esigenza della produzione continua e progressiva, elude i bisogni naturali e sottopone le persone a ritmi quotidiani e pressanti tutto l’anno. Da questa condizione é scaturita l’esigenza delle vacanze, al fine di ricaricare le forze fisiche e creative, per poi affrontare di nuovo i ritmi incalzanti delle giornate per tutto l’anno. Per questo sono state create le ferie, che inizialmente duravano un mese e consentivano lunghi periodi di soggiorno al mare, in montagna o in campagna.
Ma nel tempo, il lungo periodo delle ferie si é trasformato in vacanze di quindici giorni e successivamente di una sola settimana.
L’attuale situazione economia ha ridotto ulteriormente la vacanza a soli tre-quattro giorni.
I ritmi dell’era industriale e della produttività, uniti all’impossibilità di ricaricarsi con un lungo periodo di vacanza, sottopongono le persone ad uno stile di vita insostenibile.
Cosa fare?
In primo luogo vanno rivisti alcuni punti fondamentali sulle esigenze economiche, poiché sono proprio le nostre spese a crearci gli impegni lavorativi pressanti. Quindi il primo passo da compiere è diminuire e/o eliminare le spese superflue su case, arredi, auto, moto, gadget, ecc.
Anche il concetto di vacanza va rivisto in modo radicale, mettendo in discussione anche l’averne l’esigenza o meno.
La qualità della vità NON può essere vincolata alla pratica della vacanza. La vacanza é un’invenzione dell’era della produttività industriale, che ha creato a sua volta l’industria del turismo.
Altro discorso è il viaggio, che ha una funzione esperienziale e non vacanziera.
L’ideale è usare più frequentemente i week-end come strumento di ricarica, scegliendo zone che più ci ispirano benessere.