Benessere, la parola stessa lo dice, è essere nel bene. Si tratta di una definizione ampia e non finalizzata solamente alla salute fisica.
Benessere indica una condizione favorevole da un punto di vista fisico, psicologico e sociale. Questo obiettivo rappresenta la chimera per tutte le persone, che vi si approcciano perlopiù attraverso il materialismo, usando la logica che il denaro può permettere di stare bene su tutti gli ambiti.
I fatti però dimostrano che non è così, l’insoddisfazione, i disturbi e le malattie colpiscono anche i ricchi.
È dimostrato invece che il raggiungimento del benessere attraverso la ricerca del bene per se stessi e per gli altri, conduce a maggiore appagamento, pace e soddisfazione. La condizione ottimale avviene quando l’intera comunità è educata a favorire il bene altrui, in ambito sociale, economico e lavorativo. La messa in pratica di questo sistema benefico, implica l’educazione al rispetto e alla condivisione.
Educare (ex ducere) significa tirare fuori il meglio dalla persona. Abbiamo già in noi sia la spinta all’egoismo che quella alla condivisione. Se seguiamo la prima la nostra vita sfocerà in un fallimento, basta studiare la storia per rendersene conto.
Se invece scegliamo di favorire la condivisione, tutto si orienterà verso il benessere. È dimostrato infatti che le persone sono felici quando si sentono parte di una comunità solidale e socialmente responsabile.
Chi si deve occupare di educare al rispetto e alla condivisione? La risposta ovvia è la famiglia, la scuola ed i Media.