Mamme e nonne, ma oggi anche i papà, sono alle prese ogni giorno con i fornelli per provvedere alla preparazione del cibo per la famiglia. L’emergenza in atto, con l’aumento preoccupante di obesità e diabete anche nei ragazzi, sta portando una nuova consapevolezza sull’importanza della sana alimentazione.
Oggi si fanno i conti con decenni di dissolutezza educativa in fatto alimentare. Merendine, gelati, cotolette e patate fritte, primi piatti eccessivamente conditi, succhi di frutta, bevande dolcificate e gassate; l’alimentazione domestica era diventata una sorta di fast-food.
Le nostre case erano piene di alimenti industriali.
La gestione della casa e della famiglia richiede da sempre un forte spirito di responsabilità. Abituare i bambini ai cibi sani significa creare i presupposti per sobrietà e morigeratezza, caratteristiche che si rifletteranno anche sulla personalità.
Al contrario, allevarli con snack, merendine, dolci, gelati, cibi fritti; equivale ad avvezzarli ai vizi, pregiudicando il potenziale dell’individuo. Chi è viziato tende ad evitare lo sforzo necessario per raggiungere gli obiettivi nello studio e tutti gli altri ambiti della vita. Chi è viziato è fortemente corruttibile.
Le persone ben educate sono sobrie a tavola e ricercano cibi di qualità. Di cibo di qualità in Italia ce ne in abbondanza, con cereali, pesce, frutta e verdura fresca disponibile ogni giorno ovunque.